La “Super ACE” 2021

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Con l’articolo 19 comma 2 del D.L. n. 73 del 25 maggio 2021 convertito in legge n. 106 del 23 luglio 2021 il Legislatore, al fine di aiutare le imprese in questo periodo di enormi difficoltà, ha introdotto l’ACE innovativa, o super ACE, che basandosi sulle regole già definite per l’ACE ordinaria “premia” le capitalizzazioni delle aziende e ne amplifica gli effetti.

Infatti, il coefficiente di remunerazione del rendimento nozionale relativo all’incremento del capitale proprio – nel 2021 – sarà pari al 15%, anziché all’1,3% dell’ACE ordinaria, nel limite massimo di euro 5 milioni di variazione del patrimonio netto.

Avvicinandosi la chiusura del periodo di imposta 2021 e quindi delle possibili “strategie” di fine anno, si ritiene utile esaminare la normativa.

In via schematica, le novità della super ACE sono le seguenti:

  • il coefficiente di remunerazione dell’aumento del capitale proprio è pari al 15%
  • gli incrementi del capitale proprio possono derivare da:
    • utili 2020 accantonati a riserva;
    • versamento in conto capitale da parte dei Soci;
    • rinuncia a finanziamenti da parte dei Soci;
  • qualunque incremento di capitale proprio viene agevolato a prescindere dal valore assoluto del patrimonio netto (il limite del patrimonio netto è un parametro dell’ACE ordinaria);
  • per i versamenti in conto capitale o la rinuncia a finanziamento da parte dei Soci non vale il pro-rata temporis, parametro invece dell’ACE ordinaria. In sostanza, in qualunque momento avvengano tali eventi (versamento o rinuncia), il valore del 15% viene applicato all’intera somma di incremento del patrimonio netto, senza ragguaglio ad anno;
  • l’importo della super ACE potrà essere utilizzato:
    • in deduzione dal reddito imponibile;
    • come credito di imposta, che potrà essere usato in compensazione, richiesto a rimborso, o ceduto a terzi;
  • anche per la super ACE valgono le regole antielusive, per le quali, all’interno dei Gruppi societari, non è ammessa la “duplicazione” dell’agevolazione;
  • ove negli esercizi 2022 e 2023 il capitale proprio dovesse ridursi, per cause diverse dalle perdite (caso tipico la distribuzione di utili e riserve), la regola prevede una recapture, cioè la restituzione, in percentuale, dell’agevolazione utilizzata nel 2021.

L’utilizzo dell’ACE innovativa, entro il 31 dicembre 2021, potrebbe essere un vantaggio da sfruttare.